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venerdì 3 ottobre 2014

Hanno detto ... ...

Martín M. Morales,professre di Storia e Beni Culturali

"Nessuno ha il coraggio di dire ai re come stanno le cose,tutti pensano a salvare i propri interessi"

MARIO DRAGHI, presidente Bce
“Capisco i motivi della protesta data la debole situazione dell'economia italiana ma se guardiamo al passato la colpa della crisi non è della Bce: tre anni fa prima dell'intervento Bce il sistema finanziario era al collasso”

DANILO TAINO, giornalista
Le regole europee di stabilità sono importantissime, ma non possono diventare il feticcio contro il quale schiantare l’eurozona se non si trova un punto di mediazione tra chi non lo sopporta e chi lo difende. Ed è la storia stessa dell’euro a indicare metodo e contenuto dell’approccio che Bruxelles e le capitali nazionali possono seguire per affrontare il momento critico di un’area in semi-recessione e vicina alla deflazione. Tra il 2003 e il 2004, proprio Germania e Francia decisero di non rispettare gli impegni presi con il Trattato di Maastricht sui loro deficit: segno che possono esserci passaggi economici e politici che in casi eccezionali spingono in quella direzione.

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