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venerdì 3 ottobre 2014

Fisco comunale. Le scelte governative immaginano che i contribuenti siano tutti contabili

A confondere le idee della gente sono anzitutto le sigle incomprensibili dei tributi locali (acronimi) IUC, tasi, tari, imu.

Abbiamo pensato pertanto di cominciamo un percorso informativo con quella che appare la scadenza più immediata, quella del 16 ottobre,  e che prende il nome di primo acconto Tasi.
Primo perché tutti gli italiani pagheranno la rata di saldo entro il 16 dicembre.

La maggior parte dei proprietari di immobili è alle prese in questi giorni per la prima volta con la nuova Tariffa sui Servizi Indivisibili.
A differenza della vecchia Imu, la tasi non è una imposta sulla proprietà, ma una tariffa legata ai servizi cosiddetti "indivisibili" (come ad esempio l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l'anagrafe, ecc.), quindi non sono solo i proprietari a pagare la Tasi ma anche gli inquilini.

Quanto si paga?
Ogni comune stabilisce le aliquote della Tasi avendo riguardo ai costi per i servizi indivisibili che prevede di sostenere nell'anno. Il comune definisce, per ogni tipologia di immobile, l'aliquota e, per gli immobili che non sono abitati direttamente dal proprietario, stabilisce la quota di imposta che deve essere pagata dai proprietari e quella che deve essere pagata dai conduttori. Le aliquote hanno una soglia massima che però, deve essere considerata unitamente a quella dell'Imu.  
In buona sostanza, per il 2014, Tasi e Imu insieme non possono superare l'aliquota massima dell'11,4 per mille sugli immobili diversi dalle abitazioni principali e del 3,3 per mille sulle abitazioni principali, salvo quelle considerate di alto pregio (categoria A1, A8 e A9) che potrebbero essere assoggettate all'aliquota massima del 6 per mille comprensiva di Imu e Tasi.

Come si fanno i calcoli?
Calcolare la Tasi è come calcolare l'Imu, solo che bisogna fare attenzione perché, diversamente dall'Imu, le aliquote sono espresse in "per mille".
Esempio: due coniugi possiedono al 50% un appartamento con rendita catastale pari a euro 400 e l'aliquota stabilita dal comune è il 2,5 per mille. 
I calcoli sono i seguenti: 400 x 1,05 x 160 x 2,5 / 1000 = 168.
Ogni coniuge pagherà 168 / 2 = 84 euro.

Sono previste detrazioni?
Il comune può definire riduzioni o agevolazioni per particolari situazioni soggettive. Per questo è molto importante conoscere la delibera del comune che, insieme con le aliquote può stabilire anche delle riduzioni di imposta a favore di alcune tipologie di nuclei familiari.

Come si paga?

Con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 (come per l'Imu). 

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