Il passato che non passa
Questa è la mia sensazione più profonda: che niente si perde completamente, niente svanisce, ma si conserva in qualche modo da qualche parte. Ciò che ha valore rimane, anche se noi cessiamo di percepirlo. Così pure le grandi imprese, anche se tutti le avessero dimenticate, in qualche maniera rimangono e danno i loro frutti. Perciò, se anche ci dispiace per il passato, abbiamo però la viva sensazione della sua eternità. Al passato non abbiamo detto addio per sempre, ma solo per breve tempo. Mi sembra che tutti gli uomini, di qualunque convinzione siano, nel profondo dell'anima abbiano in realtà questa stessa impressione. Senza questo, la vita diventerebbe insensata e vuota.
Pavel Alesandrovic Florenskij
Filosofo, matematico e presbitero
1882 - 1937
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