Lo si sa da sempre: la Germania è un popolo di "formiche" ordinate e previdenti. Sta lasciando molto da parlare all'interno dell'Unione Europea che essa, la Germania, sia in condizione nell'attuale frangente socio-economico di salvare il proprio apparato produttivo senza dover imporre particolari sacrifici ai suoi cittadini. Tutti gli altri Paesi europei non dispongono delle risorse necessarie per frenare l'inflazione e per salvare, senza danni, l'apparato produttivo proprio.
Da qui:
Per il premier ungherese quella del piano tedesco di sostegno energetico da 200 miliardi di euro «è stata una notizia esplosiva», «la Germania è nella condizione di salvare le proprie compagnie con centinaia di miliardi di euro. Non c'è di contro una soluzione europea comune per aiutare le società europee. Certo, le sanzioni sono state imposte a tutti ma non c'è un fondo finanziario comune per compensare le conseguenze economiche".
I Paesi che dispongono di classe politiche e dirigenti imprenditoriali "professionali" si salveranno dalla tempesta economico-finanziaria ed il proprio apparato produttivo, grazie alle ingentissime somme di denaro messe a disposizione del sistema, riusciranno ad uscire indenne dalla "tempesta" mentre quelli governati negli anni dai politicanti senza mestieri non riusciranno, come capiterà anche all'Italia.
Per il premier ungherese Viktor Orban «Bruxelles deve fare qualcosa a riguardo, altrimenti avverrà la fine dell'unità europea». Per costui adesso Bruxelles deve fare qualcosa, finora a causa del suo estremismo nazionalista è stato proprio lui a non consentire che l'Unione operasse per le finalità per le quali è stata istituita: realizare gli Stati Uniti d'Europa.
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