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mercoledì 5 ottobre 2022

Società occidentale. Quali i presupposti che la guidano

Homo economicus

è un concetto fondamentale della teoria economica classica: 

si tratta di un uomo le cui principali caratteristiche sono 

la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali.

 Stiamo riprendendo tratti di un celebre discorso di Alan Greenspan, che aiutano a capire chi è l'uomo, l'uomo di ovunque, non solo quello occidentale, e capire inoltre perché osa arrivare, avvicinarsi ad una guerra nucleare il cui esito potrebbe essere il ritorno all'uomo delle caverne.

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Considerazioni di Alan Greenspan 

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Smith si ispirò senza dubbio ai fisiocrati, come pure al suo amico David Hume, al suo mentore Francis Hutcheson e ad altri esponenti dell'Illuminismo. Prima di lui , alcuni economisti politici avevano sviluppato delle teorie sorprendenti, molte delle quali anticipavano parte della visione globale di Smith. Tuttavia, Smith si spinse oltre i suoi predecessori e sottopose i processi del mercato ad un'analisi intellettuale  di portata molto più ampia.

Smith giunse alla conclusione che, per promuovere il benessere  di una nazione, ogni individuo,  nel rispetto della legge,  doveva essere "libero di perseguire il proprio interesse a proprio modo e di porre sia il suo lavoro sia il suo capitale in concorrenza con quelli degli altri individui" Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dal fatto che essi hanno cura del proprio interesse". L'individuo persegue egoisticamente il proprio guadagno personale, ma è "guidato da una mano invisibile" che lo spinge a promuovere  il bene pubblico "che non rientra nelle sue intenzioni". Quest'ultima affermazione è particolarmente sorprendente considerato che, per gran parte della storia dell'uomo, il fatto di agire  nel proprio interesse (ossia, cercare di accumulare ricchezze) è stato percepito come deplorevole e, in alcuni casi, considerato illegale.

Nei primi paragrafi de Le ricchezze delle nazioni , Smith riconosce il ruolo cruciale dell'aumento della produttività dei lavoratori per il miglioramento del benessere, definendo "l'abilità, la capacità e il giudizio con i quali il lavoroviene generalmente svolto" come una delle determinanti fondamentali dello standard di vita di una nazione. "Qualunque sia terreno, il clima o  l'estensione del gterritorio  di una nazione, l'abbondanza o la scarsità  della sua produzione annua deve, in quella particolare situazione, dipendere dalle forze produttive dell'attività lavorativa". Oltre due secoli di pensiero economico hanno aggiunto poco  a queste intuizioni.

Smith, basandosi su una quantità di prove empiriche sorprendedemente limitata, trasse delle conclusioni di ampio respiro sulla natura dell'organizzazione e delle istituzioni commerciali che lo portarono a formulare una serie di principi destinati ad influenzare  e a trasformare profondamente un segmento  significativo del mondo civilizzato di allora.

(Segue)

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