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giovedì 20 ottobre 2022

Politica e sceneggiate. In che paese viviamo?

Riflessione: Fare scelte politiche differenti è diritto di libertà. 

Pretendere di occupare spazi non condivisi dall'elettorato è arroganza.

  I nostri sono giorni, è difficile smentirlo, piuttosto confusi nel nostro Paese. Gli scenari, che siano nel campo culturale, in quello politico o in quello complessivamente sociale, sono davvero confusi.

Come si fa a capire ciò che sta avvenendo sullo scenaio politico italiano in queste ore ? con un centro-destra che sulla carta ha vinto le elezioni e che sul campo di partenza sta dando uno spettacolo in cui si intravede la cupidigia di chi non accetta di dover sedere in seconda o in terza fila come le regole della democrazia esigono ed impongono a chi arriva dopo ?

  Come valutare il quadro definibile -in senso ampio- della "Giustizia" secondo cui a ciascuno va riconosciuto il "suo"? In pieno spirito legale e democratico, il potere politico, compete a chi nella competizione elettorale consegue maggiori consensi. E' ovvio che chi non condivide certe visioni programmatiche può e deve dissentire schierandosi all'opposizione, sollevando obiezioni sia sulle scelte che sugli orientamenti, ma non può pretendere di disconoscere l'esito elettorale con i numeri e con le tesi accolte dall'elettorato.

 Quanto sta accadendo in Italia nel dopo esito elettorale, in un Paese democratico, sa più di ridicolo e di farsa che di maturità dialettica. 

 Al fondo dello spettacolo c'è ovviamente -riteniamo noi- oltre che il gioco politico carente, pure  la grossa e grave carenza culturale e politica di tanti, troppi, giocatori in campo.

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