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martedì 11 ottobre 2022

Noi gente del XXI secolo. Motivi per riflettere.

 Detti e Fatti

(ANSA) 

L'altolà dell'Ue a Lukashenko:
'Minsk si astenga dal conflitto'

La Bielorussia ha annunciato truppe comuni con la Russia. Lukashenko : 'La Nato valuta attacco anche nucleare contro di noi'. Per il presidente bielorusso Ucraina, Lituania e Polonia minacciano attacchi terroristici. L'Ue: 'Accuse infondate e inaccettabili' 


Vladimir Putin, Presidente della Federazione russa

«Questa mattina, su suggerimento del Ministero della Difesa e secondo il piano di Stato Maggiore, è stato effettuato un massiccio attacco con armi aeree, marittime e terrestri di alta precisione a lungo raggio su energia, comando militare e strutture di comunicazione dell’Ucraina».

Joe Biden, presidente Usa 

Gli Usa continueranno a fornire all’Ucraina tutto il sostegno necessario per difendersi, compresi sistemi sofisticati di difesa aerea».

Lorenzo Cremonesi. giornalista

La «madre Russia» di Putin continua a uccidere quelli che, a dire di Putin, erano i «suoi figli»; annunciava di volerli abbracciare e invece li massacra. Non c’è nulla di eroico o coraggioso nel bombardare le città.

Carlo Calenda, politico

«Secondo me Enrico è una persona molto umorale. I rapporti personali dominano rispetto alla politica, un po’ come ha fatto con Renzi prima delle politiche. Il tema è: siccome non sei venuto con me alle elezioni adesso non ti parlo. È un atteggiamento sbagliato e infantile».

Giorgia Meloni, politico

«Puntiamo a dare a questa Nazione il governo più autorevole possibile. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo»«L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la squadra di FdI in Parlamento: puntiamo a dar vita a un governo di altissimo livello, che parta dalle competenze».

Paolo Mieli, giornalista

Nelle settimane iniziali della guerra d’Ucraina, Enrico Letta era stato il più esplicito sostenitore delle ragioni degli aggrediti. Mentre altri leader politici italiani si perdevano in uno specioso dibattito sulle responsabilità remote del conflitto nonché sull’opportunità o meno di armare l’Ucraina e sanzionare la Russia, l’Italia ha avuto — anche grazie a Letta — una posizione coerentemente filoatlantica. Per merito soprattutto di Sergio Mattarella e di Mario Draghi. Così come dei terzopolisti. E persino, le va riconosciuto, di Giorgia Meloni, la quale, pur stando all’opposizione, in politica internazionale si è sempre schierata con il governo


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