(facili concetti per provare a capire complesse problematiche)
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L'Economia di scambio (o economia di mercato)
Lo scambio di beni e servizi sorge in seguito all'affermarsi in seno all'umanità della "divisione del lavoro": più ampia e diversificata si articola una qualunque comunità (una qualunque società umana) e più ampia e diversificata si configura la "specializazione" di ciascun operatore ed ancora maggiore è il ricorso allo scambio di beni (o servizi). In altri termini più è ampia una società e maggiori sono le specializzazioni con cui vengono prodotti i beni (ed i servizi)
Il processo dello scambio di beni e servizi fra individui, o/e fra comunità umane, ebbe inizio con la forma del "baratto" e, in seguito, con certi beni standardizzati (pelli di animali..) accettati da tutti, per arrivare in seguito all'invenzione della moneta, strumento che ha dato impulso agli scambi commerciali fra gruppi e comunità diverse. L'insieme degli scambi costituirono quello che oggi viene definito il "mercato".
Detto in altri termini: ogni transazione (ogni affare) comporta -in un versante- un costo, che può essere tanto alto da scoraggiarne ulteriormente la produzione e -dall'altro versante- un ricavo.
Quando ci si imbatte in casi, di squilibri e di disfunzioni del mercato, nelle economie occidentali di libero mercato -in linea di massima- è segno che i produttori devono riposizionarsi, da se stessi (il prezzo fa da mano invisibile?).
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