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domenica 9 ottobre 2022

Società Occidentale. I presupposti che la guidano


Homo economicus

è un concetto fondamentale della teoria economica classica: 

si tratta di un uomo le cui principali caratteristiche sono 

la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali.

 Stiamo riprendendo tratti di un celebre discorso di Alan Greenspan, che aiutano a capire chi è l'uomo, l'uomo di ovunque, non solo quello occidentale, e capire inoltre perché osa arrivare, avvicinarsi ad una guerra nucleare il cui esito potrebbe essere il ritorno all'uomo delle caverne.

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Considerazioni di Alan Greenspan 

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Questo progresso, con poche eccezioni, è proserguito fino ad oggi. La media mondiale del pil reale pro-capite ha registrato un incremento  dell'1,2% all'anno dal 1820 ed è stato sufficiente a raddoppiare gli standard di vita ogni 58 anni. Nello stesso arco temporale, la popolazione mondiale è sestuplicata: Durante i due millenni precedenti, il reddito medio pro-capite  superava di poco i livelli necessari per sostenere, in condizioni di sussistenza minime, un leggero incremento della popolazione.

Oggi, le intuizioni di Adam Smith  risuonano ancora come dopo la pubblicazione  de La Ricchezza delle nazioni. Tuttavia negli anni che seguirono, la stima di cui godette l'opera  di Smith  fu soggetta ad alti e bassi  come l'accettazione del capitalismo e del libero mercato.

Dopo l'iniziale approvazione  alla fine del XVIII secolo, ben presto il nuovo ordine economico  fu bersagliato di critiche. La rivoluzione industriale  aveva portato nella società le "tenebrose officine sataniche"  e tutto lo squallore ad esse associato. In realtà, nell'inizio della rivoluzione industriale, per una significativa parte della popolazione  al limite della sussistenza  la vita era misera.  Ma era comunque vita.  Solo mezzo secolo prima molte di quelle povere anime  sarebbero morte subito dopo la nascira o nei primi anni dell'infanzia. Ciononostante, pochi decenni dopo  la nascita del nuovo ordine, l'evidente miseria e la pietosa lotta per la sussistenza ispirarono visioni contrastanti  dell'organizzazione economica.

Karl Marx era attratto dal rigore intellettuale di Smith e Riccardo che, in certa misura, riteneva avessero descritto accuratamente l'evoluzione del capitalismo. Com'è noto, Marx considerava il capitalismo un periodo di transizione che sarebbe inevitabilmente sfociato nel comunismo. A differenza di Marx, i socialisti Fabiani  degli ultimi decenni del XIX secolo sostenevano il principio dell'evoluzione, invece del principio della rivoluzione, verso un'economia più collettivizzata. In effetti, molte delle limitazioni sul laissez-faire che erano poste dai Fabiani ed altri riformatori furono trasformate in legge.

(Segue)

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