dalla Commissione intereparchiale in vista del Sinodo (2003)
72. Il giudizio sulla vita
Il percorso della storia, dell'individuo come di tutta l'umanità, trova il suo punto di arrivo nella ricapitolazione di tutto il creato, restituito al Padre, in Cristo (cfr. Ef 1,10; 1 Cor 15, 24-28). Ma già fin d'ora il Regno si viene attuando attraverso tutto ciò che viene costruito nella fede, nella speranza e nell'amore, grazie alla 'novità' che prorompe della resurrezione del Signore e dal dono dello Spirito (cfr. Gv 4,23; 1 Cor 13,8). L'arco della vita cristiana si tende tra il 'già' della Resurrezione e il " non ancora" della seconda venuta (parousìa) del Signore. La dimensione escatologica, pertanto, è essenziale al vivere dei cristiani (cfr. 1 VCor 7,29-31).
E' in questo contesto che ogni uomo pronuncia personalmente il giudizio sul senso della propria esistenza, un giudizio la cui urgenza è sottolineata dalla Scrittura con nettezza e severità. Il giudizio di Dio sulla nostra vita è estremamente serio, ma esso corrisponde alle scelte che noi operiamo nei fatti e il suo metro, inflessibile, è la messa in pratica da parte nostra dell'unico comandamento dell'amore (cfr. Mc 12,28-34; Gv 13,34; Mt 25, 31-46). E' per questo che la quotidianità, nella quale si compiono le nostre scelte, possiede un valore inestimabile. La consapevolezza della necessità di scegliere sollecita la libertà della scelta, libertà che è vera solo quando opta per il Bene (cfr. Dt 30,19), che in ultima analisi coincide con la persona di Dio e con le persone dei fratelli.
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Ritorna, come tutti gli innamorati
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La pensava così ...
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"L'essenza di Dio non è il comando, ma il giudizio e l'amore. Ed è più vicino a Dio un ateo che tende alla dolcezza che un credente ipocrita e spietato". "Sono tentato di uscire di scena, sai? Perché un Dio non dovrebbe abbandonare la sua barca se la passione degli uomini non la spinge abbastanza? Sono tentato. Altre volte mi sono eclissato. E poi sono sempre tornato. Sai perché? Perché sono innamorato del mondo, non meno di te. E quando lo vedo degradare, dovunque io abbia deciso di sparire, non posso più restare, ritorno. Come tutti gli innamorati finisco sempre col pensare che l'oggetto del mio amore si corrompa senza di me, si svuoti. E che solo io posso salvarlo".
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