Sicilia
Da domani 4 maggio:
alcune interpretazioni del dpcm di Conte operante.
LAVORO.
«La giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali
controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La
giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo
adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili)
idonea a dimostrare la condizione dichiarata».
SPORT. Da domani 4 maggio si può fare sport
lontano da casa e anche «spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere
il luogo individuato per svolgere attività sportiva», purché all’interno della
Regione.
BICI. «L'uso della bicicletta è consentito per
raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono
l'attività di vendita», oltre che «per svolgere attività motoria all’aperto».
RISTORANTI E PIZZERIE. Sempre da domani 4 maggio è possibile
ritirare cibo da asporto presso ristoranti e pizzerie: lo si può fare anche in
auto, attraverso «drive through», «rispettando i divieti di consumare i
prodotti sul posto di vendita e di sostare nelle immediate vicinanze». Viene
anche precisato che i negozi per bambini e neonati possono vendere scarpe oltre
ai vestiti.
CONCESSIONARIE AUTO. «E’ consentito recarsi da un
concessionario per acquistare un veicolo, fare un tagliando, effettuare cambio
pneumatici e altre attività di manutenzione». Dovrebbe essere possibile fare
la “revisione periodica” presso le officine autorizzate.
NEGOZI. Nei negozi e negli alimentari aperti c'è
l’obbligo di mantenere «il distanziamento sociale e la pulizia e l’igiene
ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura. È obbligatorio
far rispettare le misure anticontagio, come l’ingresso uno alla volta nei
piccoli negozi e l’accesso regolamentato e scaglionato nelle strutture di più
grandi dimensioni, l’uso di mascherine e guanti per i lavoratori e quello del
gel per disinfettare le mani e dei guanti monouso per i clienti dei
supermercati, da mettere a disposizione vicino alle casse e ai sistemi di
pagamento, nonché, ove possibile, percorsi diversi per entrate e uscite».
CIMITERI. «consentito spostarsi nell’ambito della
propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto
della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di
assembramento. Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere
rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali
assembramenti, il Sindaco può disporne la temporanea chiusura. Per le regole
relative alle cerimonie funebri, anche all’interno dei cimiteri», resta il
limite di 15 persone, l’obbligo di mascherina e l’indicazione di svolgerli
prevalentemente all’aperto.
RITORNO AL DOMICILIO. «Il decreto prevede che sia in ogni caso
consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza,
anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse. Il Dpcm del 26 aprile
2020 consente lo spostamento fra Regioni diverse esclusivamente nei casi in cui
ricorrano: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di
salute. Pertanto, una volta che si sia fatto rientro presso il proprio
domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione (come
consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti
al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra
uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati».
SPOSTAMENTI. «Sono consentiti gli spostamenti per
incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli
spostamenti giustificati per necessità. E' comunque fortemente raccomandato
limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo
aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere
rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di
almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie
respiratorie».
I CONGIUNTI. I «congiunti» cui fa riferimento il Dpcm
sulla fase 2 comprendono: «I coniugi, i partner conviventi, i partner delle
unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo,
nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra
loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del
coniuge)».
UNIVERSITA'. Gli esami universitari e le lauree
si potranno svolgere, dal 4 maggio, «in presenza a condizione che vi sia
un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il
rischio di prossimità e di aggregazione». Se non è possibile assicurare «la
presenza degli studenti, si potrà ricorrere alle modalità a distanza». Tirocini
e attività di ricerca possono riprendere in presenza a condizione che gli spazi
siano organizzati in modo da tenere le distanze.
Contessa
Da noi -come è abituale da anni- le strade restano deserte; il premier Conte non ha colpe o responsabilità, se non quelle di tutti i governanti succedutisi nel tempo che mai si sono accorti a quale destino stavano condannando il Meridione.
Per le strade frequentemente passano alcuni automobilisti: vanno e tornano dai campi (questa è la stagione per impiantare l'orto, e vanno a curare gli allevamenti). Per il resto non sussistono alterazioni di vita recata dal coronavirus, se non il rallentamento delle ordinarie relazioni umane (vicinato, parenti, frequentazione chiese, incontri al bar, eclissarsi della politica locale,...).
Bisogna tuttavia ammettere che qualche effetto da coronavirus lo si è potuto cogliere (intendiamo visivamente) anche qui: l'ambulatorio medico che in genere è affollato di pensionati/anziani lo si è colto sgombro perchè ha funzionato più il colloquio telefonico che quello viso a viso. Altro effetto è stata la coda (distanziamento sociale) dinnanzi la farmacia.
Di altro, almeno per quanto ci è stato possibile cogliere, niente.
Se ci è consentita un poco di amara ironia:
Noi delle aree interne dell'isola siamo da decenni abituati a stare a casa: i nostri cari governanti sono stati tutti previgenti nel far spopolare -con le loro pessime politiche- l'Isola e soprattutto questa zona dei Sicani.
Il coronavirus qui non può avere densità di popolazione.
I politici del Nord, delle aree industriali ed operose del Paese, hanno sbagliato a rendere prosperi i loro territori. Hanno dovuto pagare per l'eccessiva laboriosità di quei territori.
Ringraziamo quindi i malgoverni del Lombardo, Cuffaro, Crocetta ... . tutta gente lungimirante. Possibilmente se i successori faranno peggio qui non arriverà nemmeno l'ordinaria influenza: l'Isola sarà completamente disabitata per mancanza di l-a-v-o-r-o.
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