Sicilia
L'intenzione in Sicilia, come un pò ovunque- si muove fra rigore e aperture. Molta gente pare convinta che i rischi di una ri-esplosione dell'epidemia si sia allontanato.
La Regione Sicilia pare stia preparando un’ordinanza per la metà di maggio con cui vorrebbe anticipare l'apertura di parrucchieri e di negozi al dettaglio e tante altre attività con le giuste modalità.
In questi giorni i politici locali riflettono su quanto finora sono stati inconcludenti. Tutti i media hanno messo in risalto che quando esiste la "volontà" un opera rilevante come è il "ponte Morandi" di Genova può essere realizzata in tempi più che credibili.
I politicanti di casa nostra, regione Sicilia, si stanno guardando in faccia e stanno capendo che per essi, che siano di centro-destra o del finto centro-sinistra, forse per loro è finita un'epoca: il ponte Himera sull'autostrada Palermo-Catania sta lì a succhiare risorse ma di esso non si vede soluzione da oltre cinque anni. Forse anche i politici locali hanno capito che col dopo-coronavirus molte cose cambieranno, compresa la tolleranza dell'elettorato nei confronti degli inconcludenti.
Politica non significa semplicemente gestire l'esistente. Essa è analisi, critica dell'esistente e sviluppo di idee su come muoversi domani. La stagnazione non è politica. |
L'Ars al di là se la competenza è statale e/o locale si propone di fare qualcosa per la viabilità in Sicilia.
Sarà vero o semplice propaganda ?
Contessa
Oggi, qui da noi, sarebbe la giornata della tradizionale "fiera dell'8 maggio". In realtà da anni essa ha perso i caratteri di fiera paesana, tipica della società contadina che tenne fino ai primi anni degli anni sessanta del Novecento, e si è trasformata in semplice giornata (mezza-giornata) di mercato di quartiere.
Quest'anno stiamo assistendo alla ulteriore cesura di quest'ultima modalità della ricorrenza dell'8 di Maggio. Forse capiremo il prossimo anno se la fiera, divenuta mercato di mezza giornata, riprenderà o diventerà qualcos'altra cosa.
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Nei prossimi giorni, fra tante misure ed accorgimenti, forse ricominceranno le celebrazioni pubbliche nelle chiese.
Ci auguriamo che possano iniziare al più presto -con le dovute precauzioni del caso- le sedute consiliari. In tutte queste settimane di coronavirus trascorse, dei nostri "politici" locali nulla abbiamo capito: posseggono idee o si sono semplicemente accucciati attorno alle indicazioni (doverose) dei livelli superiori del Potere?
Occuparsi della politica, sembra a noi, significa saper individuare spazi e ruoli che le nuove situazioni portano -sempre- con sé.
Non basta, riteniamo noi, essere diligenti rispetto alle direttive che arrivano dai livelli superiori dello Stato repubblicano, bisogna sapere cogliere ciò che l'uomo comune non sa cogliere o non riesce a cogliere nello specifico del momento; fare politica (sia pure ai livelli piccoli, locali) deve significare sapersi -da subito- proiettare in un domani (che ci auguriamo tutti sia migliore).
Speriamo bene!
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