Le armate turche ottomane del Sultano Mehmed II prendono Costantinopoli dopo un assedio di due mesi, sconfiggendo e uccidendo in battaglia l’imperatore Costantino XI Paleologo e ponendo così fine al millenario Impero Romano d’Oriente.
Quel 29 maggio segna un momento chiave della storia moderna: l'arrivo degli ottomani rappresenta la fine di un millennio di dominazione da parte dei cristiani romano-bizantini in medio oriente e la nascita di un nuovo assetto mondiale.
I turchi ottomani per conquistare Costantinopoli impiegano secoli, sacrificando molti uomini e molte energie. La loro è, resta, una dimostrazione di potenza straordinaria e da quel momento l'impero ottomano comincerà davvero a fare paura agli europei, che dicendo tutta la verità, non si adoperarono moltissimo per evitare che quell'avamposto cristiano in Medio Oriente resistesse. Si era fatto di tutto, nel corso dei secoli, anche da parte dei Papi, per indebolire quella eredità storica che aveva tanto di romanità.
La caduta di Costantinopoli fu vissuta comunque dall'Europa intera come una terribile catastrofe paragonabile solo alla caduta dell’Impero romano d’Occidente, avvenuta circa mille anni prima.
Fu invece per gli ottomani l’atto finale di un lungo e graduale processo di espansione.
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