Sicilia
L'inarrestabile emigrazione siciliana Come e cosa fare per combattere il "virus" dell'emigrazione ? |
Dice il Presidente della Regione Musumeci: «Penso che il governo dovrebbe dare linee guida alle Regioni, rispettando ovviamente i criteri scientifici di contenimento dell’epidemia. Entro queste linee le Regioni dovrebbero svolgere un proprio ruolo adattando le regole nazionali alle realtà della propria Sanità».
«Io avrei aperto i parrucchieri dal 4 maggio. Ma sul piano sanitario è Roma che deve assumersi la responsabilità delle linee-guida da fornire alle Regioni. L’epidemia non è finita e non intendo accreditare liberi tutti». «Capisco lo stato d’animo di alcuni miei colleghi ma dev'essere Roma a dare più flessibilità alle Regioni, considerando che nel Sud la situazione sanitaria ed economica è diversa da quella del Nord Ovest».
Sugli spostamenti tra Regioni, «spetta al governo decidere. Io sarò chiamato a fornire un parere e proporrò il primo giugno».
Quadro aggiornato alle ore 15 di oggi domenica 10 maggio 2020 |
In virtù dell'aumento dei guariti, scende ancora il numero degli attuali positivi che oggi sono 2.069, meno undici rispetto a ieri. Non si registrano tra l'altro decessi e diminuiscono anche i ricoveri con solo 16 pazienti in terapia intensiva.
Contessa
Domenica pomeriggio nel grande silenzio. Contessa vive l'abituale deserto delle sue strade che contrasta con le immagini che i media ci trasmettono dalla spiaggia di Mondello sovraffollata, dal Naviglio di Milano di cui non conviene proprio parlare e dai centri delle mille città della penisola tutte vivacizzate come se la normalità dal coronavirus fosse ormai una certezza conseguita.
Contessa vive di contro l'abituale grande silenzio delle domeniche pomeriggio. Il coronavirus non c'entra nulla -per fortuna-.
La causa delle domeniche pomeriggio che ci tiene chiusi in casa non si chiama, qui, coronavirus covid 19, qui da noi si chiama emigrazione.
La causa delle domeniche pomeriggio che ci tiene chiusi in casa non si chiama, qui, coronavirus covid 19, qui da noi si chiama emigrazione.
Come tutti i seri problemi sociali, da quelli medici a quelli degli squilibri economici anche questo virus andrebbe curata, attenzionato e sottoposto ad esame da parte di chi, fra noi nelle competizioni elettorali, si propone per la guida comunitaria.
A meno che non ci siamo accorti noi, da due anni in qua nè esponenti della maggioranza consiliare nè della minoranza consiliare hanno mai ritenuto degno di discussione il tema "strade deserte di mattina, di pomerigio e di notte a Contessa Entellina. Deserte nel corso della settimana e pure nei giorni festivi".
La sensazione che ricaviamo è che sappiamo più del coronavirus che (fortunatamente) non ci ha finora intaccati che dell'emigrazione che qui da noi fa strage di "concittadini", non da adesso ma da decenni e anche da quasi due secoli, tranne piccole pause.
Come sarebbe grande cosa se ci facessimo contagiare dalla politica, la buona politica, che sola ci fa uscire dalle "strade deserte" ! dall'epidemia dell'emigrazione !
La Politica a cui ci rifacciamo non è nè la chiacchiera, nè la sezione, nè l'essere primi. La Politica è per noi il saper cogliere spunto dalla legislazione che già esiste e che offre spirito e motivazione a chi ha scelto di fare l'uomo pubblico non tanto per sedere ma per il muoversi e l'agitarsi ed il saper cogliere le opportunità.
L'amministrazione senza p-o-l-i-t-i-c-a non serve a farci uscire dall'epidemia dell'emigrazione.
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