E' probabile che sia stato proprio Luciano Liggio a partecipare all’agguato ai danni dell’allora procuratore di Palermo Pietro Scaglione. Liggio decide di trasferirsi a Milano, insieme alla sua nuova compagna e al figlio. Dal capoluogo lombardo continuerà a ordinare omicidi, come quello di Damiano Caruso (ma anche della sua amante e della giovane figlia della donna) il quale, a detta di Liggio, aveva ucciso un giovane a lui caro.
Luciano Liggio diventerà semrpe più avido di potere sino ad ordinare il sequestro di Eugene Paul Getty III, nipote di uno degli uomini più ricchi del pianeta: Liggio dividerà il bottino pagato dalla famiglia per il riscatto con alcune cosche della ‘Ndrangheta.
La latitanza di Luciano Liggio si concluderà nel 1974, quando verrà appunto arrestato a Milano. Per alcuni anni continua a gestire il potere dal carcere ma verrà pian piano sempre più accantonato e sostituito da Riina e Provenzano. Muore in carcere nel 1993.
(Questa è la parte conclusiva, l'eclisse del mafioso Luciano Liggio. Vedi pigiando  LIGGIO).