Sicilia
Questa la situazione in Sicilia al 25 maggio |
Per tornare in Sicilia dall'estero bisogna seguire una burocratica trafila.
Ieri è giunta da Londra una donna da tempo residente a Palermo ma originaria dal Bangladesh; una volta giunta in città si è sentita male ed è stata ricoverata in ospedale dove si è scoperto che era positiva al Covid.
Le sue condizioni sono gravi in un reparto di Rianimazione della città dove i medici stanno facendo di tutto per salvare anche il bimbo che la donna porta in grembo.
In Sicilia nei weekend pare che la gente non possa fare a meno degli assembramenti e di correre in massa nelle spiagge, che diventano affollate.
La sensazione comune, quella popolare, ritiene che il Covid non è più lo stesso dei mesi trascorsi. Gli L'esperti invita alla calma e all'attenzione nel rispetto delle regole; è ancora presto per esultare e dire che il coronavirus se n'è andato del tutto.
Quartiere Motra Paula |
Contessa
La stagione estiva comincia ad intravedersi. I campi ormai volgono verso il biondo. Fortunatamente il coronavirus qui, e nella zona, è stato semplicemente raccontato ma non ha creato seri problemi se si escludono episodi accaduti nel vicino paese di Giuliana.
C'è qualcosa che ci preoccupa ?
La risposta potrebbe essere si (e no). I media riferiscono di miliardi di euro e li quantificano in centinaia e addirittura in migliaia. E noi che da decenni siamo abituati ad assistere alle guerriglie parlamentari, anno dopo anno, con le manovre di bilancio in Parlamento -che quando sono state pesanti non raggiungevano mai i venti miliardi- restiamo perplessi. E ci chiediamo di cosa parlano ? Quanto è ancora lo spazio di indebitamento pubblico del nostro Paese ? Siamo o no il più indebitato del pianeta ?
Cosa ci preoccupa egoisticamente ? Ci preoccupa che in quest'area di Sicilia dove le strade di collegamento sono tuttora le antiche carrettiere di fine '800 e l'occupazione è quella offerta da un'agricoltura arretrata di poco dissimile da quella del dopoguerra, continueremo a non conoscere nulla a venti anni dall'arrivo del terzo millennio.
Eppure Keynes suggerirebbe che proprio in queste circostanze vanno mobilitate tutte le risorse e risvegliate tutte le aree dormienti.
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