5 Marzo 1918
A causa dell’avanzata delle truppe antibolsceviche, sostenute dalla Germania in guerra contro la Russia, Lenin decide di spostare la capitale da San Pietroburgo a Mosca.
Si tornava al Cremlino, luogo matrice del potere russo, in cui anche dopo lo spostamento della capitale a San Pietroburgo si erano continuate a svolgere le cerimonie di incoronazione degli zar.
A Mosca Lenin si misurava con l’eredità storica dello Stato russo, con i suoi paradigmi di sacralizzazione, con le sue proiezioni messianiche ed escatologiche.
Tuttavia, per riaggregare lo spazio imperiale attorno al centro era necessario conservare il potere.
La firma della pace con la Germania sotto la pressione di una rapida avanzata dell’esercito tedesco, il 3 marzo 1918 a Brest-Litovsk, viene considerata l’espressione evidente della rinunzia a una prospettiva geopolitica di tipo imperiale a favore di quella rivoluzionaria.
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