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lunedì 28 ottobre 2019

Emigrazione/Immigrazione. Le popolazioni che ne sono esenti alzino la mano

Documentazione e spunti ripresi dagli
atti di un Convegno svoltosi a San Marzano nel giugno 1988

Sul finire degli anni ottanta del '900 la Regione Puglia ospitò il III Convegno Nazionale dei Comuni Albanofoni presso il Comune di S. Marzano di S. Giuseppe. In quella sede si discusse della emananda legge di tutela dell'arbëreshe che stava seguendo il prescritto iter in Parlamento.

Erano giorni quelli in cui le comunità arbëreshe d'Italia godevano della simpatia della stampa nazionale. E godevano di buoni sentimenti e di buona accoglienza pure le prime ondate di immigrati dall'Africa che cominciavan ad arrivavare in Italia.

Sul quotidiano <a Repubblica» a firma di Giorgio Bocca, ed intitolato «E in Italia apparve il sesto Continente» si leggeva «/Il mondo dei poveri è in cammino verso le terre dei ricchi. E:: questa volta tra i ricchi ci siamo anche noi. anche se fatichiamo ad ammeller!o .. . » e più oltre «Dopo aver mandato. in un secolo. trenta milioni di Italiani nel vasto mondo.in cerca di lavoro. oggi ... riceviamo gli stranieri che cercano lavoro ... Quanti sono? Nessuno sa rispondere con esaltezza.. . Secondo le Nazioni Unite 600mila. 700 secondo i sindacali; un milione e mezzo secondo i sociologi; per altri anche due milioni .. . ».
«/Il mondo dei poveri è in cammino verso le Terre dei ricchi. Qualcuno lo chiama il sesto continente. ed è un continente in moto continuo. incrociato.... incontrollabile ... dalle Filippine al Capo Verde ci arrivano solo donne, dall'Africa settentrionale araba solo uomini ... a Ladispoli si incontrano per
qualche settimana, per qualche mese, quelli che arrivano dal Medio Oriente e quelli che partono per il Medio Oriente come gli ebrei.

Al fonte San Luigi in Liguria ... si incrociano gli immigrati espulsi dalla Francia e quelli che hanno usato la Liguria come un ponte per raggiungere la Francia, e poi polacchi, africani, asiatici, sub-sahariani, Marocchini, Libici; Tunisini, Algerini, i Rasta dalla Giamaica e gli Arabi che si ppropriano della loro città. Il quartiere Ballarò di Palermo è l'antico Suk el Balarà, o il suo fantasma, oggi senza luce, senza acqua, senza servizi pubblici, con le finestre murate con il tufo e gli accessi bloccati, eppure rioccupato dagli arabi e tremolante, nella notte, di luci, di candele, o di lampade a petrolio. L'Islam mediterraneo invaso dal feudalesimo crociato, bloccato a Lepanto, umiliato dal colonialismo, torna inforza in Italia.

La seconda religione italiana non è più l'ebraica o la valdese, ma la musulmana. L'Islam è la seconda religione certo di Roma, Milano, Torino, Firenze, Genova, Palermo, Napoli, e di tante città medie da Caserta ad Albissola».

Le cifre che stavano dietro quei sommovimenti sembravano apocalittiche: «La popolazine mondiale ha da poco superato i cinque miliardi di persone. Circa un  miliardo abita i paesi ricchi alle cui porte bussano con insistenza e forte pressione demografica gli altri quattro miliardi» scriveva qualcuno perché per citare ancora Bocca «il 22% della popolazione mondiale consuma 1'80% del prodotto mondiale».

In una prossima occasione
riporteremo il testo di un autore
suila comunità contessiota di New Orleans,
la più numerosa dii quella città, nella
seconda metà dell'Ottcento.

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