Se viaggiare è un modo di leggere il mondo, leggere è viaggiare. Ci è stato insegnato che leggere allunga la vita perchè possiamo condividere le biografie dei personaggi delle storie, abbattere le barriere di spazio e tempo, essere in più luoghi contemporaneamente e, più semplicemente, perché è un momento solo nostro, in cui ci prendiamo cura di noi stessi. Aggiungerei che leggere ci aiuta a trovare le parole per descrivere il mondo e comunicare la forma che vorremmo imprimergli per migliorarlo. Leggere espande la capacità di pensare e di immaginare. Leggere è soluzione e problema. Nella sua ambivalenza è piacere e fatica. In una parola, leggere è vita.
STRALCIO DOCUMENTO ECONOMIA E FINANZA
Il gettito fiscale, tributario e contributivo, è atteso crescere dell’1,3 per cento
nel 2019 e in media del 2,7 all’anno nel triennio 2020-2022, sostenuto
prevalentemente dalle imposte indirette, che segneranno un aumento di circa il 9,9
per cento nel 2020 e del 2,7 per cento in media nei rimanenti anni. L’accelerazione
è legata, da un lato, al fatto che lo scenario a legislazione vigente sconta l’entrata
in vigore degli aumenti automatici dell’IVA e delle accise posti a garanzia dei saldi
di finanza pubblica7
e gli altri interventi in campo fiscale introdotti dalla Legge di
Bilancio 2019 che hanno riguardato, tra l’altro, l’obbligo della trasmissione
elettronica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, la definizione agevolata delle
controversie fiscali pendenti, e l’inasprimento dei prelievi sui giochi e tabacchi.
Dall’altro, l’andamento tendenziale delle imposte indirette beneficia della maggior
crescita economica attesa.
Il ritmo di crescita previsto delle imposte dirette è dello 0,5 per cento nell’anno
in corso e circa l’1,1 per cento in media nel periodo 2020-2022. Le imposte in conto
capitale, sostenute in passato dal gettito derivante dalla voluntary disclosure, sono
previste in calo nell’anno in corso e nel successivo e sono attese tornare a crescere
dal 2021.
Per i contributi sociali è stimata una crescita del 2,8 per cento nel 2019 ed una
crescita media dell’1,8 per cento all’anno nel triennio successivo. L’andamento
riflette l’evoluzione delle variabili macroeconomiche rilevanti, il venir meno degli
effetti economici delle misure di esonero contributivo previste dalle leggi di
stabilità 2015 e 2016 per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, gli interventi
di agevolazione per le assunzioni di giovani introdotti con la legge di Bilancio 2018,
nonché la revisione delle tariffe INAIL introdotta dalla legge di Bilancio 2019. In
rapporto al PIL, i contributi sociali raggiungeranno il 13,5 per cento nel 2019 e 2020,
per poi ridursi al 13,4 per cento nel 2021 e al 13,3 per cento nel 2022.
La pressione fiscale a legislazione vigente è attesa salire di un decimo di punto
percentuale nel 2019, collocandosi al 41,9 per cento. Considerando l’intero periodo,
crescerà ulteriormente di circa 0,4 punti percentuali, attestandosi al 42,3 per cento
nel 2022. Tale andamento sconta, come già chiarito, gli aumenti IVA previsti dalla
legislazione vigente. Al netto delle misure riguardanti l’erogazione del beneficio
degli 80 euro, la pressione fiscale passerebbe dal 41,4 per cento del 2019 al 41,8
per cento nel 2022.
(Riflessione del Blog: nelle dichiarazioni tv si sbandiera l'alleggerimento della pressione fiscale, sugli elaborati di Bilancio si scrive il suo aggravamento ...
E' la solita illusione della lotta all'evasione. Il vizietto di tutti i governi)
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