Il presidente dell'Unione Sovietica Micail Gorbaciov sottopone il 16 Ottobre 1990 un progetto di legge al Soviet Supremo per trasformare l'economia del paese da dirigista comunista in libero mercato.
Fu la dichiarazine di fallimento del Comunismo.
L'Unione Sovietica, a dispetto della facciata da superpotenza, era giunta agli anni '80 in una situazione di crisi strutturale molto più avanzata di quanto apparisse agli occhi di tutti gli osservatori, occidentali o comunisti. Ogni campo di intervento statale era in difficoltà.
ECONOMIA
Nel secondo dopoguerra il paese crebbe al ritmo del +11% (pil) via via si arrivò alla stagnazione ttale. Solamente nel 1987 il regime rivelò la crescita pari a zero.
I Kolcholzy, le fattorie collettive, risultarono un vero disastro: inefficienti e costose, al punto che l'Urss primo esportatore di grano nel mndo prima della rivoluzione dovette acquistare il grano presso i paesi a regime capitalistico..
BUROCRAZIA
Nel secondo dopoguerra la burocrazia di partitoo diventa un vero e proprio macigno allo sviluppo del paese. Era la “nomenklatura”, in pratica i funzinari del Partito, gente privileggiata ed in genere incompetenti, a dare direttiive. Burcrati che si accaparraron il potere via via decrescente della Politica.
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