Non c'è dubbio che i documenti, le carte, e gli archivi della pubblica ammnistrazione sono di varia rilevanza e di varia importanza. Gran parte di esse costituiscono, in ogni caso "beni culturali". Ai nostri giorni cogli archivi informatici, nell'intenzione di trasmettere alle future generazioni tracce della Storia dei nostri giorni, oltre ai documenti cartacei vengono conservati i supporti informatici. Sappiamo dell'operato, ad esempio di Francesco Crispi, accedendo agli archivi della Camera, del palazzo del governo, e agli archivi delle prefetture. Se questi organismi non conservassero documenti e riferimenti di quel personaggio, ben poco potremmo leggere sui libri di Storia su Francesco Crispi.
Sappiamo della Lega dei Fasci Siciliani di ogni paesino perchè gli organi pubblici hanno curato gli atti che le leggi, condivise o meno, di allora prevedevano. Li hanno conservati.
Le generazioni future sapranno di noi, della nostra competenza, diligenza e visione solamente se noi sapremo lasciare loro tracce (cartacee e/o informatiche) sui nostri giorni.
Carte che per noi possono apparire irrilevanti, insignificanti, inutili, che però nelle mani degli storici diventano più preziose dell'oro, o dei diamanti.
Tra i documenti che compongono l’archivio di qualsiasi ente, che sia pubblico o privato, rlevante o proveniente da un qualsiasi paesino dei Monti Sicani, esiste una connessione logica e formale chiamata
vincolo archivistico.
Il valore giuridico-amministrativo e informativo di un documento non è solo
costituito dai dati in esso contenuti, ma si fonda anche necessariamente sul suo contesto d’origine e
di utilizzo (perciò si dice che un documento non può essere separato dai suoi meta-dati
archivistici).
I documenti debbono essere fin dall’origine aggregati in unità archivistiche (ad es. il fascicolo, che
è la raccolta ordinata dei documenti prodotti e accumulati nel corso della trattazione di un affare, o
riguardanti un determinato oggetto).
Le unità archivistiche si aggregano a diversi livelli e da ultimo
in serie (raggruppamenti effettuati con criteri di omogeneità di contenuto o di forma: ad es. la serie
delle deliberazioni, la serie dei fascicoli del personale, la serie delle concessioni edilizie, ecc.).
L'archivio storico è costituito dai documenti relativi agli affari esauriti da oltre quaranta anni (art.
30 c.4 D.Lgs 42/2004).
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