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giovedì 10 ottobre 2019

Costituzione Italiana. La democrazia costa inevitabilmente più di una dittatura

Martedì scorso nell'Aula della Camera i deputati in numero di 553 hanno votato una sorta di suicidio assistito del Parlamnto. Tranne il M5S che aveva la sua buona ragione demagogica-populista per esigere il taglio di 1/3 del numero dei parlamentari, tutti gli altri partiti si sono dovuti sforzare nel trovare buone ragioni sul loro voto.

Soprattutto i deputati Pd hanno dovuto sudare sette camicie per spiegare e trovare argomentazioni sul perchè dopo tre precedenti voti contrari all'iniziativa si accingevano a votare favorevolmente. Si è trattato ovviamente di argomentazioni imbarazzanti e in qualche caso infondate. 
Forza Italia e Renziani, ancora scioccati di essere stati bocciati dal corpo elettorale su loro iniziative parallele ma diverse, la prima bocciata in un referendum che proponeva la repubblica presidenziale ed i secondi bocciati nella volontà di abolire sostanzialmente il Senato.
Entrambi dopo aver votato favorevolmente alla proposta M5S sostengono adesso di voler proporre un referendum. Valli a capire !

La riduzione dei costi, cavallo di battaglia demagogica dei M5S, è ridicola al punto che c'è stato qualche giornale che ha fatto sapere che la dittatura, se fosse buono l'argomento sui sistemi istituzionali, costerebbe molto meno. Costerebbero inoltre molto meno le elezioni presso il sistema Casaleggio; quel sistema opaco che viene passato come deriva ultima della finta democrazia populista.


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