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martedì 1 ottobre 2019

1 Ottobre

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è la più antica organizzazione sindacale italiana ed è anche quella maggiormente rappresentativa, con i suoi oltre cinque milioni e mezzo d'iscritti, tra lavoratori, pensionati e giovani che entrano nel mondo del lavoro.
Era l'1 Ottobre 1906 quando tutte le associazioni e Camere del Lavoro di ispirazione socialista decidono di confluire nella Confederazione Generale del Lavoro.

La sua storia è intrecciata con il pacifismo e con le grandi idee internazionali della solidarietà e fratellanza dei Lavoratori. Fin dall’inizio, la CGdL si configura come organizzazione basata sulla solidarietà generale fra lavoratori e non soltanto sulla rappresentanza di mestiere. 
A differenza delle Trade Unions inglesi e dei sindacati tedeschi, l’idea di confederazione generale prevale su quella delle singole federazioni di categoria. 
Nel primo decennio del  900, si realizzano importanti conquiste nell’ambito della legislazione sociale e si affermano significative esperienze di contrattazione territoriale e nazionale, da leggere nel contesto del sostegno esterno al Governo Giolitti mantenuta dall'ala riformista del Partito Socialista. 
Le Camere in quel quadro gestiscono il collocamento al lavoro e la formazione professionale (grazie anche ai sussidi erogati dalle municipalità), prestano assistenza nelle controversie di lavoro, sono luoghi di educazione e emancipazione delle classi lavoratrici. In esse si insegna a leggere e scrivere e si organizzano biblioteche popolari. Il governo Giolitti vara in quel clima le prime leggi di tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli, decreta l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, regola il riposo settimanale e impone il divieto del lavoro notturno in alcuni settori. I
Viene riformata e implementata la Cassa nazionale invalidità e vecchiaia, primo embrione del futuro Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, (INPS) e vengono firmati i primi contratti collettivi di lavoro con le aziende o su base territoriale. Nascono le prime forme di rappresentanza sui luoghi di lavoro, le Commissioni Interne. 
Sono -sia pure in un clima più libero rispetto ai precedenti governi autoritari e repressivi- riforme  e diritti ottenuti con dure lotte e scioperi, soprattutto nel primo decennio del 900, decennio nel quale cambia profondamente la composizione numerica delle  singole categorie e il rapporto tra il settore agricolo e quello industriale si inverte  per livello di sindacalizzazione.

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