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giovedì 3 ottobre 2019

10 giugno (1940). L'Italia va in guerra

Operazioni di guerra alla fine del 1939

Fra Settembre ed Ottobre 1939 la Germania e la Russia, in una guerra "lampo", si erano già impadronite sia della Polonia che di tutti i paesi baltici. Nonostante con immediatezza sia la Francia che la Gran Bretagna avessero dichiarato guerra alla Germania, sul frnte occidentale nulla di evidente accadeva. 
Gamelin, il comandante di tutte le forze alleate (francesi e britanniche) in terra di Francia aveva dato l'ordine di non sparare. Gli inglesi avevan già trasferito sul continente 158mila uomini e 24mila mezzi di ogni tipo. Churchil quando visita il fronte franco-tedesco l'11 ottobre 1939 lo giudica, al momento, come semplice sostegno inglese; gli dà valenza "simbolica"; un fronte peraltro male armato e male addestrato e soprattutto privo di carri armati. Praticamente non ancora in grado di affrontare i tedeschi.
Broke, che comanda i due corpi d'armata inglesi, scrive sul suo diario: "Quello che mi colpisce è l'indolente e insolente renitenza e insubordinazione dei soldati francesi".
Anche se meno convinti degli alti ufficiali francesi -in qualche modo- pure gli inglesi pongono comunque grande fiducia sulla capacità della "linea Maginot" di reggere al prevedibile urto tedesco.
Sempre Bruke scrive sul diario: "I piani strategici progettati mi tengono in grave ansia. Essi partono dal presupposto che i tedeschi non attacchino in primavera su questo fronte. Io, dal canto mio, penso esattamente il contrario. La mia impressine è che, mentre si affannano a dare assicurazioni che fra tre anni l'Inghilterra sarà in grado d vincere la guerra, non si accorgono che stanno correndo il pericolo di perderla quest'anno (...). Ci troviamo di fronte ad un nemico che ha adottato la tecnica di concentrare tutti i suoi sforzi nel punto vitale e al momento giusto".

Si arriva quasi alla fine dell'anno, al 9 dicembre, e nessun soldato inglese ha  perso la vita. Bruke è rimasto inascoltato ed avviene che sia Parigi che Londra pensino che Hitler sul fronte occidentale voglia semplicemente bluffare. La linea "Maginot" è per essi insuperabile dai tedeschi. Ma sempre Bruke scrive: "... Questo tipo di fortificazione genera un senso di falsa sicurezza, dà la sensazione di stare dietro un'inespugnabile barriera d'acciaio. Se per caaso la barriera dvesse essere infranta, può accadere che insieme con essa venga meno anche lo spirito cmbattivo del popolo francese".

La linea Maginot è situata mediamente a dodici chilometri interna a quella di confine. Ed è in questo spazio che avvengono in quel fine anno piccole scaramucce fra alleati e tedeschi. Per il resto, al di quà della Maginot, fino ad allora, ha regnato la calma e molta propaganda diffusa con altoparlanti da entrambi le parti. Entrambi gli schieramenti, lungo la linea Maginot, organizzano per le truppe persino spettacoli di evasine.

Nota:
Attingiamo dati dall'opera sulla seconda guerra mondiale del grande ENZO BIAGI.

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