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lunedì 24 luglio 2023

Visioni della vita.

Credenti/Non credenti (1)

 Sappiamo che sul nostro vivere, sperare, mirare verso il domani, in questo XXI secolo dell'era cristiana, esistono diverse visioni, diverse letture e diverse speranze.  E se ci pensiamo bene, non soltanto dal XXI secolo.

 Ci sono i credenti, dal Cristianesimo all'Islam ad altre religioni ancora, che sulla vita in questa Terra leggono significati trascendenti, con la possibile ulteriore e diversa vita dopo la morte. Ci sono non credenti (in numero via via crescente rispetto ai secoli trascorsi) che ritengono che con l'ultimo respiro di ciascun essere umano tutto finisca lì, e -proprio costoro- si appropriano della biblica frase "polvere eri e polvere torni ad essere"  o dell'altra frase "cenere eri e tale torni ad essere" o, ancora, come dice Corrado Augias nei suoi libri, tutto torna nel grande flusso dell'Essere.

 Sempre Augias, in un suo noto libro, ricorda Antoine Lavoisier, grande pensatore ghigliottinato nel corso della Rivoluzione francese: "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" e però -sempre Augias- commenta: " ..in che e come ogni cosa si trasformi mi sarebbe difficile dire qui" e poi continua ammettendo a modo di grande consolazione l'indicazione cristiana "Tu oggi non sei morto, tu oggi sei nato a nuova vita" di cui dichiara di non riuscire ad esplicitarla.

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 Su questi aspetti del vivere e del morire dell'essere umano e sull'immensa riflessione accumulata dall'umanità, e dalle religioni in particolare, contiamo di intrattenerci per qualche tempo e comunque non molto frequentemente.

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