Politica e Storia
Erano le 2,30 del mattino del 25 luglio 1943, dopo dieci ore di discussione, la maggioranza dei gerarchi del Gran Consiglio del fascismo -convocato per la prima volta dopo tre anni e mezzo di guerra- vota la sfiducia nei confronti di Mussolini. Nel pomeriggio, alle 17,30, dopo l'udienza col re Vittorio Emanuele III, il duce viene arrestato dai carabinieri.
1) I gerarchi volevano veramente estromettere Mussolini dal potere?
2) Intendevano far cadere il regime per salvare la patria, o far cadere il duce per salvare il fascismo?
Se il duce considerava l'ordine del giorno Grandi "inammissibile e vile", perché lo mise in votazione? Tutti i presenti rimasero stupiti dalla fiacca reazione di Mussolini alle accuse che gli vennero rivolte durante la seduta.
3) Era forse rassegnato a perdere?
4) O addirittura voleva uscire di scena, come un attore che, dopo essere stato osannato per venti anni, era stato fischiato per le sconfitte in guerra?
Nella copertina di presentazione del libro Emilio Gentile ritiene, sulla scorta di nuovi documenti rinvenuti nel corso delle ricerche di poter dare una risposta agli interrogativi e fornisce pure un racconto avvincente della fine di un regime.
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Sul Blog dedicheremo, in prosieguo, delle pagine tratte dal libro di Gentile.
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