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venerdì 28 luglio 2023

Documenti e ricordi (1)

 Rovistando sulle troppe carte conservate nel corso del tempo.

ANNI SESSANTA DEL NOVECENTO:

Gli italiani all’inizio del decennio erano 50milioni e 45mila. La stragrande parte della popolazione viveva in condizione certamente non buona. Su un giornale dell’epoca leggo che un operaio in regola, ossia collocato secondo legge, guadagnava 45mila lire al mese.

I protagonisti del
primo Centro-Sinistra 
Pietro Nenni e Aldo Moro

A Palermo per pigliare il tram e raggiungere dalla stazione piazza Politeama bisognava pagare 35 lire. Una copia del Giornale di Sicilia costava 30 lire. Una tazzina di caffè’ al bar di Contessa (da zia Ciccina Manale o da don Ciccio Schiro’) si pagava 40 lire, a Palermo 50 lire.

   Un litro di benzina per l’automobile costava all’inizio degli anni sessanta del ‘900 lire 120.

Negli anni sessanta era ormai, da più tempo, che era iniziata l’emigrazione dai paesi dell’interno dell’Isola verso la Svizzera, la Germania, il Belgio ed un poco verso la Gran Bretagna. 

 Le campagne dell’Isola, di Contessa Entellina, fino ad allora intensamente attraversate da poveri contadini e braccianti iniziarono a svuotarsi. Contestualmente a Palermo, in quei primi anni sessanta, iniziarono a vedersi sfilare grandi masse di contadini ed operai, organizzati dai sindacati e dai partiti della Sinistra. Era avvenuta, dopo il tentativo di sovversione antidemocratica del governo Tambroni, la rinascita delle forze della Sinistra (Comunisti e Socialisti) e del sindacato Cgil. In quegli anni di risveglio sociale inizio’ la serie dei governi di Centro-Sinistra, con Pietro Nenni vice-presidente del Consiglio. E seppure una certa logica di governo riuscì’ a interpretare i bisogni delle fasce deboli, non tutto venne risolto in termini sociali. Si ebbe, e si assistette, in piu' ambienti della politica e dell'economia, al desiderio e persino al tentativo di colpo di stato da parte degli ambienti retrivi della società’.

(Segue)

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