Percorsi di Storia
La Sicilia della prima modernità, dal cinquecento alla rivoluzione francese, lo abbiamo evidenziato su più pagine del blog, rimase un regno profondamente feudale (= sistema politico, economico, giuridico, sociale affermatosi nell'Europa occidentale con l'Impero carolingio e con la morte di Carlo Magno, fino all'avvento dell'età moderna. In senso sociale ed economico: il regime feudale non fu altro che l'evoluzione della società curtense).
Ancora dopo la Rivoluzione Francese, a Palermo (a Palazzo dei Normanni), nel corso dell'anno 1812 sedevano e votavano sui destini dell'Isola e della sua gente solamente i "baroni". Quello di Barone era il titolo nobiliare attribuito direttamente dal sovrano: il massimo grado dell'ordinamento feudale.
Di fatto, all'interno del titolo di "Barone", esisteva tuttavia una sorta di graduatoria. C'erano i titolati :
di Principe,
di Duca,
di Marchese,
di Conte,
ed in fine il semplice titolo di Barone.
Proveremo ad inquadrare territori/Baroni a modo di fotografia della società umana, sociale-economica isolana, a Rivoluzione francese avvenuta e quando già nel resto dell'Europa era da alcuni decenni iniziata la contemporaneità.
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