Una questione, quella delle diseguaglianze,
che grava sull'umanità, dall'alba del mondo.
Il dibattito politico sui media dei mesi scorsi sul reddito di cittadinanza e sugli istituti che dovranno sostituirlo dopo la soppressione voluta dal governo di centro~destra ci ha suggerito di percorrere sul blog, sin dall’introduzione della società’ industriale in Europa nel 700, quello che inizialmente fu definito il “sostegno ai poveri” per poi radicarsi nella coscienza sociale, via via, in un diritto alla vita per chi versa in situazione disagiata.
La legge del 1601 (Poor Law Act) fu il sistema che rimase fondamentalmente intatto fino alla completa revisione nel 1834.
Questa normativa stabiliva le funzioni che dovevano assumere nei confronti dei poveri le diocesi, finanziate grazie a una tassa a carico dei parrocchiani, proporzionale all’età loro disponibilità e alle donazioni private.Innanzitutto, dovevano prestare assistenza con aiuti concreti alle persone non idonee al lavoro e che fossero residenti in quel luogo. Dovevano anche farsi carico dell’istituzione di ricoveri (workhouses) dove i poveri che fossero abili al lavoro ottenevano un impiego in cambio di una paga, dato che il lavoro era considerato un obbligo. Successivamente, si introdussero anche delle indennità’ per quelle famiglie che, pur avendo un lavoro, non disponevano di mezzi sufficienti per vivere.
(Segue)
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