Internet per una agricoltura di precisione
Per il prof. Daniele Trinchero (fisico presso il
Politecnico di Torino) in agricoltura tutto è questione di equilibrio. Per
esempio, il vino non è altro che una miscela dove devono confluire per l'84-85%
acqua, per il 12-15% alcol, per il 2% acidi e per l'1% elementi legati alla
diversità tipologica. Dal momento che il clima non riesce più a garantire
l'antica armonia (discendenti da giorni caldi/freddi, stagioni
siccitose/piovigginose) adesso è tempo di dover parlare di agricoltura
di precisione.
In
un recente convegno fra fisici, enologi, docenti di tante università si è
discusso di tecnologia applicata alla vita pratica. Il
convegno ha coinvolto l'agricoltura dell'intero Paese in quanto quello che è
il "disequilibrio climatico" ormai
costringe a dover trovare le indispensabili soluzioni.
Per il prof. Daniele Trinchero (fisico presso il Politecnico di Torino) in agricoltura tutto è questione di equilibrio. Per esempio, il vino non è altro che una miscela dove devono confluire per l'84-85% acqua, per il 12-15% alcol, per il 2% acidi e per l'1% elementi legati alla diversità tipologica.Dal momento che il clima non riesce più a garantire l'antica armonia (discendenti da giorni caldi/freddi, stagioni siccitose/piovigginose) adesso è tempo di dover parlare di agricoltura di precisione.
Oggi
gli agricoltori per fronteggiare la siccità, ed in generale il disequilibrio
climatico ricorrono alla costruzioni di "invasi"; ed è
ovviamente inevitabile affrontare lungaggini burocratiche, tempistiche
inadeguate, costi non sempre gestibili. Ed allora?
Si
comincia a parlare di "irrigazione di soccorso",
indispensabile per contenere l'eccessiva e veloce concentrazione di
zuccheri, dovute alle alte temperature. Altro metodo è la defoliazione,
oppure l'uso del caolino per aumentare le rese e contrastare la disidratazione
degli acini (=conservandone l'acidità).
La
potatura tardiva può servire a contrastare le gelate fuori stagione.
I
territori, ovviamente, non sempre dispongono di acqua nelle falde a sufficienza
(specialmente nel Sud) per abbeverare i vigneti. Per affrontare il cambiamento
climatico che stiamo vivendo (comprese le bombe d'acqua) esistono e vanno
usate, quindi, le nuove tecnologie degli strumenti capillari in grado di
sostituirsi all'occhio umano. Secondo il prof, Trinchero "parlare di
vigneto in collina non basta perché l'inclinazione del pendio, l'esposizione al
sole, la qualità del terreno fanno la differenza". Bisogna anche
considerare 1) il divario della comunicazione digitale, influenzato dalla complessa
morfologia del Paese, 2) la cultura degli imprenditori agricoli.
Rimedi
Per
monitorare la vigna oggi vengono collocati molti sensori lungo i filari,
collegandoli ad una stazione riceventi gli impulsi, che a sua volta invia al
cellulare dell'agricoltore i dati sull'idratazione delle piante e del terreno,
sulla presenza di agenti patogeni e ...
L'Istituto
del prof Trinchero ha messo inoltre a punto delle palle, alimentate con pile a
stilo di lunga durata che lavorano sull'udito dei sensori.
Si va, in buona sostanza (entro che tempi?) verso l'agricoltura di precisione per rendersi indipendenti sia dalle siccità che, nel contempo, dalle bombe d'acqua.
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