Percorsi di Storia
Il feudalesimo è stato associato in Italia dalle discipline economiche e dalla storiografia al sottosviluppo, al parassitismo economico del Mezzogiorno che ne avrebbe a lungo ritardato, nell'ordine secolare, l’ingresso nella modernità.
Nel corso del Novecento, la coppia feudalesimo-antispagnolismo fu una specie di leitmotiv del radicalismo di Gabriele Pepe (=1799-1849: militare, patriota, letterato e poeta, ufficiale dell'esercito napoletano).
Benedetto Croce ha provato a mettere in discussione la critica al sistema ridimensionando la fisionomia ed il ruolo della classe feudale durante l’età del vice-regno spagnolo tratteggiandolo come interessato a fregiarsi di “vani e pomposi titoli” svuotato della cultura e della forza economico-sociale.
Negli ultimi decenni il tema-feudalità è uscito dal dibattito culturale. Per qualcuno è stato solo un fantasma, un modello ideologico, immaginario. Invece no! A Contessa E. le battaglie, politiche e sindacali, se non culturali, contro l'istituto giuridico dell'enfiteusi furono vive e con vasta partecipazione popolare ancora negli anni settanta del Novecento grazie all'impegno dell'allora giovane dirigente socialista Francesco Di Martino. Ed allora grazie a quell'impegno, sul piano socio-politico, la questione venne chiusa definitivamente. Il dibattito culturale ovviamente resta aperto su tutti i punti di vista anche perché il feudalesimo nel Mezzogiorno moderno non fu solo una parola, ma anche, e soprattutto, una cosa.
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