Saper scrivere le
leggi
Se le leggi dei trent’anni passati fossero
state chiare, il prodotto interno lordo
italiano sarebbe ora più alto di almeno
il 10 per cento. Questa è la stima, per ora
provvisoria, fatta da un gruppo di valenti
economisti del Politecnico di Milano e
dell’Istituto Einaudi per l’economia e la
finanza guidati da Luigi Guiso e da Claudio
Michelacci, che hanno misurato la qualità
della scrittura delle leggi e ne hanno stimato
gli effetti economici. Essi hanno misurato la
lunghezza delle frasi delle leggi, il numero
delle parole, il numero di gerundi, il numero
degli aggettivi dimostrativi, le citazioni di altre
leggi, ed altri indicatori di complessità,
mostrando che ambiguità ed incertezza delle
leggi diminuiscono la crescita economica.
Troppe leggi e di cattiva qualità inceppano
la macchina dello Stato e producono un
effetto negativo sull’economia.

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