Anni ‘70: Lo Statuto dei Lavoratori
col lavoro che continua a mancare
Fu proprio in quegli anni di grandi lotte sociali che fu varata, con la firma del ministro del lavoro (di allora) Giacomo Brodolini, la notissima legge n. 300, meglio nota dall’opinione pubblica come “Statuto dei Lavoratori”. Maestro del diritto che ha contribuito, con altri, alla stesura di quel fondamentale testo fu Gino Giugni.
Il testo di quella legge 300 non è stato altro che la stesura materiale dei diritti dei lavoratori e dei loro sindacati già tutti enunciati nella Costituzione Italiana del 1948 e che solo con quella legge 300 del 1970 cominciarono ad essere applicati nei posti di lavoro.
Da quella conquista si sviluppò una lunga serie di ulteriori avanzamenti sindacali che portarono via via a precise ed articolate tutele sia legali che contrattuali che, fra altre, reprimono le condotte antisindacali e rendono più adeguate ai nostri giorni i modelli di svolgimento del lavoro.
= = =
Fra gli intenti del Blog c’è quello di coltivare la coscienza che il lavoro è un diritto ed un dovere fondamentale per ogni cittadino, e rappresenta la base della vita democratica e dello sviluppo di ogni comunità e di ogni Paese. La Costituzione, art. 4, riconosce il diritto al lavoro e promuove le condizioni perché quel diritto sia effettivo.
Ai nostri giorni a Contessa Entellina (e in gran parte del Meridione) per tanti giovani, magari muniti di rilevanti titoli di studio, il lavoro non esiste e tanti genitori li accompagnano a Punta Raisi dove essi pigliano l’aereo che li conduce nel Nord Italia o all’estero.
Di fronte allo scenario umano e sociale, disagiato, che caratterizza molte aree della nostra Sicilia contiamo di dover approfondire sul blog il quadro politico, sindacale e legislativo entro cui e con cui si deve “lottare” per una realtà migliore, se non per noi almeno per chi verrà dopo di noi.

Nessun commento:
Posta un commento