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mercoledì 7 maggio 2025

Referendum di domenica. Esercitiamo il diritto di cui disponiamo

Votare eun diritto,

nel contempo e’ un dovere

Il Presidente della Repubblica, 
Sergio Mattarella, appena il 25 aprile
ha ricordato come: il voto e la 
partecipazione politica siano l'essenza 
della nostra democrazia. E abbia indicato 
come la lotta all'astensionismo 
sia una lotta per affermare la democrazia 
nel nostro paese. 

 Recarsi alle urne è un diritto costituzionale come prevede l’articolo 48 della Costituzione, e nel contempo e’ anche un «dovere civico». Per i costituzionalisti è la partecipazione al voto che irrobustisce il diritto, mentre l’astensione lo indebolisce al punto da farlo apparire inutile. Inutile fino al punto che possono spuntare forze politiche che potrebbero limitarlo o, addirittura, abolirlo.

La costituzionalista Marilisa D’Amico scrive «L’assemblea costituente  sottolineò questo aspetto del dovere civico proprio perché il diritto di voto, fondamentale in una democrazia rappresentativa, non è soltanto il modo di dare voce alla volontà popolare. È lo strumento indispensabile per realizzare e difendere tutti i principi costituzionali. E non a caso, per tanto tempo, l’astensione ha comportato una sanzione amministrativa, poi scomparsa».

 Sappiamo tutti che nel nostro ordinamento il Referendum  ha solo valore abrogativo. In sostanza partecipando al voto di domenica prossima  ci esprimiamo su temi già votati dalle Camere che rappresentano la volontà popolare. Il quorum del 50% dei partecipanti al voto è quindi indispensabile.

 Incoraggiare all’astensione, come fanno, stanno facendo, addirittura certe forze politiche, contribuisce a depotenziare un istituto di fondamentale importanza, come il referendum, già di per sé sfibrato -purtroppo- da certi eccessi del passato.  

  Partecipare al voto costituisce esercizio di educazione civica. Poi ciascuno, ovviamente, voti come la propria coscienza civica e la propria formazione culturale gli suggerisce. Il Blog -secondo lo spirito formativo e culturale dei suoi collaboratori invita a votare 5 SI, che hanno valore abrogativo di norme offensive della dignità umana di chi, invece, desidera conquistare dignità umana.

 Ciascuno si confronti e poi rifletta sui contenuti oggetto del Referendum.

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