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alle mie forze
Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost, è stato eletto l'8 maggio, alla quarta votazione. Egli è il 267esimo pontefice Romano. E’ nato a Chicago, ha 69 anni. Dal 2023 è stato a capo del dicastero dei vescovi, e per anni è stato missionario in Perù .
Nella prima omelia, durante la messa nella Cappella Sistina, ha puntato a chiarire come la «Chiesa sia un faro che illumina le notti del mondo».
Oggi -il primo Angelus- Papa Leone XIV dopo avere recitato il Regina Coeli, ha benedetto la folla radunatasi fin dalle prime ore del mattino, ed ha rivolto il suo accorato appello per la pace in Ucraina e in Medio Oriente: «Cessi immediatamente il fuoco su Gaza. Si presti soccorso sanitario alla stremata popolazione civile. Siano liberati tutti gli ostaggi».
Ieri rivolgendosi ai cardinali, da fratello più che da capo: «Il Papa, a cominciare da San Pietro e fino a me, suo indegno successore, è un umile servitore di Dio e dei fratelli, non altro che questo. Bene lo hanno mostrato gli esempi di tanti miei predecessori, da ultimo quello di papa Francesco stesso, con la sua piena dedizione al servizio e la sobria essenzialità nella vita, di abbandono in Dio nel tempo della missione e di serena fiducia nel momento del ritorno alla Casa del Padre». Poi ha chiesto ai porporati di aprire l’incontro, il primo appuntamento della sua agenda (strapiena) della prima settimana dopo l’elezione, con un Padre nostro e un’Ave Maria, che ha invitato a recitare in latino. Ha quindi letto un discorso, cui è seguita una conversazione su alcuni dei temi e delle proposte sul presente e sul futuro della Chiesa, emersi nel corso delle Congregazioni generali. «Voi siete i più stretti collaboratori del Papa, e ciò mi è di grande conforto nell’accettare un giogo chiaramente di gran lunga superiore alle mie forze, come a quelle di chiunque. La vostra presenza mi ricorda che il Signore, che mi ha affidato questa missione, non mi lascia solo nel portarne la responsabilità. So prima di tutto di poter contare sempre, sempre sul suo aiuto, l’aiuto del Signore, e, per sua Grazia e Provvidenza, sulla vicinanza vostra e di tanti fratelli e sorelle in tutto il mondo».

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