L’assurdità: sono le
democrazie a trovarsi in difficoltà
rispetto al dilagare delle autocrazie
Il paradosso delle democrazie, quello di non
sapersi difendere dagli antidemocratici, di non avere
tra gli strumenti a disposizione l’arma letale che
neutralizza gli aspiranti dittatori.
Per definizione, la democrazia è docile, comprensiva,
elastica, resiliente, tende ad assorbire i conflitti.
Quando viene ferita ha la capacità di rigenerarsi e
di cicatrizzare rapidamente i danni, reagisce alla
fisiologia delle passioni e alla patologia degli
eccessi con la dialettica delle norme e con la
duttilità del dibattito politico. Difficile che muoia
per consunzione, per inerzia, per implosione.
Il pericolo mortale delle democrazie, il virus
più esiziale, è la torsione autoritaria che
nasce da chi si innesta nel suo corpo vivo
e decide di contraddirne i fondamenti, di aggredire
il regolare funzionamento dell’organismo con la
negazione dei suoi principi: l’odio, l’intolleranza,
il settarismo, il fanatismo. Quando una minoranza
violenta e illiberale cresce in maniera anomala,
come un corpo estraneo, e ottiene un consenso
crescente, la democrazia non sa come reagire.
E quando lo fa, spesso, è troppo tardi.

Nessun commento:
Posta un commento