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| Sapevamo, tutti ci dicevano, che gli USA erano il paese della democrazia. Ci chiediamo: quando sapremo che i contrappesi al potere del presidente stanno per attivarsi ? |
Corriere della Sera:
Pubblici ministeri rei di aver partecipato a indagini su Trump o sui responsabili dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 cacciati in massa.
Avversari politici disarmati minacciando con indagini ordinate dal presidente canali di finanziamento del partito democratico come ActBlue e con ordini esecutivi dello stesso Trump che mettono alle corde gli studi legali «colpevoli» di aver difeso suoi oppositori politici o la stampa.
Magistrati accusati di insubordinazione quando intervengono per bloccare provvedimenti della Casa Bianca probabilmente illegali, spesso in violazione del principio del due process (nessuno può toglierti la libertà o la proprietà senza darti la possibilità di difenderti).
Il Manifesto:
Alla vigilia del 250mo anniversario della fondazione che ricorre il prossimo 4 luglio, gli Stati Uniti sono a tutti gli effetti una nazione postdemocratica. I primi cento giorni del secondo governo Trump sono stati un vortice di provocazioni e trasgressioni, attacchi allo stato di diritto e quello sociale, per non dire della decostruzione dell’ordinamento globale del dopoguerra. La guerra commerciale arbitrariamente scatenata prefigura il trapasso della globalizzazione e delle alleanze strategiche nel nome di una “transazionalità” in cui l’America, finalmente libera di “giocarsi le carte vincenti” e imporre tutta la forza del proprio potere, uscirà vincente da ogni negoziazione – la geopolitica come partita di poker e affare immobiliare.

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