bacheca (17)
Questa pagina è articolata a modo di domanda e risposta. Chiunque potrà porre quesiti sulle materie lavoristica, fiscale, bollette, assicurazioni, previdenza sociale e diritti civili.
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| La precarietà aumenta, i giovani scappano, i salari perdono potere d’acquisto e inevitabilmente scendono. |
Giuseppe ci evidenzia
Stando a quanto ci fa sapere l'Istat, circa il 7,6% dei lavoratori italiani si trova in una condizione di «povertà lavorativa», lavora ma non riesce a portare a casa quanto servirebbe per vivere dignitosamente, un dato in crescita rispetto al 4,9% del 2014. In termini relativi, circa 8,5 milioni di persone si trovano al di sotto della soglia di povertà relativa, fissata dall'Istat al 14,5% della popolazione.
Risposta
Quella di Giuseppe più che una domanda è una constatazione, una situazione che i media in questi giorni stanno ampiamente divulgando e che nel nostro meridione conosciamo da sempre. Il lavoro a bassa retribuzione è infatti diffuso sopratutto al Sud. Una recente ricerca delle Acli chiarisce che tra Basilicata e Lombardia vi è una differenza di 3 a 1 in termini di probabilità di firmare un contratto a bassa retribuzione. E il quadro non cambia nell’entroterra siciliano.
Impegno delle OO.SS. e’ di rimettere al centro della loro funzione impegni di natura strutturali; la politica dei bonus non risolve nulla. Il salario minimo insieme alla contrattazione collettiva, può rappresentare uno dei sostegni dei redditi più bassi.

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