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martedì 13 maggio 2025

Referendum di domenica

Il voto è sia un diritto che un dovere civico, come stabilito dall'articolo 48 della Costituzione italiana. È un diritto garantito a tutti i cittadini maggiorenni, ma la sua pratica è anche considerata un dovere per la partecipazione alla vita democratica. 


Il voto è un diritto fondamentale che
permette ai cittadini di partecipare
attivamente alla vita democratica, ma
è anche un dovere civico che sottolinea
la responsabilità del cittadino di
contribuire alla gestione del paese
.



  Mancano ormai poche giornate per prendere consapevolezza sulla portata e significato dei cinque referendum, previsti per l’8 e il 9 giugno.  I quesiti riguardano, in quattro casi, temi relativi ai licenziamenti e alla sicurezza sul lavoro, il primo tra tutti è sull’abrogazione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs act, la riforma del diritto del lavoro promossa dal governo Renzi e portata a compimento nel 2016. Il quinto quesito è invece relativo all’acquisizione della cittadinanza italiana e prevede il dimezzamento del periodo di soggiorno legale in Italia (dai 10 anni attualmente previsti ai 5 proposti), per farne richiesta.

  E’ inevitabile che l’attenzione ricada sul raggiungimento del quorum per la validità dei referendum, dal momento che i partiti di centro-destra puntano sull’astensionismo. Stando all’esperienza dell’ultimo trentennio durante il quale ci sono state 10 consultazioni referendarie che richiedevano il quorum (in quel lasso di tempo si sono tenuti anche 4 referendum costituzionali per i quali il quorum non è richiesto) e solo in due occasioni è stato raggiunto: nel 1995 e nel 2011. Gli italiani secondo alcuni sondaggi dicono di essere informati sull’indizione dei referendum (62%) ma non conoscono i contenuti nella loro interezza..

    Come per l’importanza dei quesiti, anche nelle stime di partecipazione alla consultazione i dati si massimizzano tra elettori di Pd e M5S, mentre tendono ad essere più bassi (anche se non drasticamente) tra gli elettori delle forze di governo di centro-destra.

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 Non recarsi alle urne contribuisce a depotenziare un istituto di fondamentale importanza come il referendum, strumento rivelatosi utile negli ultimi decenni.

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