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giovedì 7 marzo 2024

Un fisco amico? L’Amministrazione finanziaria ci prova

 Dipendenti e pensionati potranno dire addio al modello 730 precompilato (che comunque resta ancora valevole durante l’anno di nuova sperimentazione).

 Quest’anno fa il debutto la Dichiarazione dei redditi «semplificata» che cambia la modalità di invio della classica dichiarazione dei redditi. Il nuovo modello è basato su sezioni già compilate, derivanti dalle informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate. Il contribuente dovrà’ o meno confermare dati e numeri. Nel caso siano dovesse trovarli non conformi, potrà modificarli seguendo un iter guidato.

  I dati già inseriti dal Fisco e confermati dal contribuente non saranno  soggetti a controlli, come d’altronde è avvenuto per la dichiarazione precompilata in questi anni recenti.

La sperimentazione per il 2024


 La novità 2024 è contenuta nel Decreto n.1 del’8 gennaio scorso «Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari», in Gazzetta ufficiale del 13 gennaio. 

 Il modello «semplificato» sarà a disposizione del contribuente a partire da maggio. Vi potranno accedere solo i pensionati e lavoratori dipendenti, che potranno confermare i dati presenti già nel database dell’Agenzia delle entrate senza dover inserire le varie voci in forma precompilata. 

  Per quest’anno, comunque, la nuova modalità sarà affiancata da quella tradizionale, lasciando al contribuente la possibilità di scegliere.

Questo il testo dell’Agenzia rimesso alla Commissione Finanza e Tesoro del Senato

«Il contribuente potrà verificare, ed eventualmente integrare, le informazioni in dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato». A questo punto, «i dati così confermati o modificati saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, di conoscere le "caselle" da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo».

 In altri termini, il sistema porrà delle domande al compilatore, chiedendo se ha un mutuo, se sta ristrutturando casa o se ha spese sanitarie. Le risposte date permetteranno al sistema di compilare autonomamente la dichiarazione con i codici tributo relativi. L’Agenzia fa sapere che -nei casi specifici- per la compilazione, «il contribuente sarà informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato».

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