Nascita: 17 settembre 1966
Laicità
francese
La croce sulla cupola degli Invalides, che
nell’immagine delle Olimpiadi diventa una guglia,
è l’Europa che recide le proprie radici e ammaina
le proprie bandiere? O è l’Europa plurale del
nostro futuro? Innanzitutto, quell’immagine è
un falso. E quando si ricorre scientemente a un
falso, è perché abbiamo un problema.
La cupola degli Invalides non è un posto
qualsiasi; è uno dei luoghi della civiltà europea.
Se il Re Sole avesse voluto erigere una guglia
anziché una croce, e se Napoleone avesse voluto
essere sepolto — o i suoi posteri avessero
voluto seppellirlo — sotto un elemento architettonico
anziché sotto un simbolo religioso, l’avrebbero fatto.
Poi certo quell’immagine ritoccata non parla
solo del Re Sole e di Napoleone — per quanto,
insomma, non siano due passanti — ma della Francia
di oggi, dove vivono cinque milioni di musulmani,
duecentomila ebrei, e soprattutto milioni di francesi
che non sentono di appartenere alla civiltà cattolica.
E lo stesso, sia pure con numeri diversi, vale per
tutti i Paesi dell’Europa occidentale.
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