Ci mancava pure questo: ritrovarci a vivere in uno Stato di Polizia
Tra il 2019 e il 2022, ha sostenuto Raffaele Cantone (procuratore della Repubblica a Perugia), il tenente della Finanza Pasquale Striano ha consultato 4.124 Sos (segnalazioni di operazioni economiche sospette, ndr), e elaborato 171 schede di analisi su 1.531 persone fisiche e 74 persone giuridiche; ha fatto ricerche sul sistema dell’Agenzia delle entrate relative a 1.123 persone e su 1.947 in quello della polizia. Ma il numero dei files scaricati dalle banche dati della Direzione nazionale antimafia (Dna) è molto più alto: 33.528.
Tutto pare abbia avuto avvio dalla denuncia del ministro Crosetto il quale dopo due articoli del quotidiano Domani che contenevano dati sul suo patrimonio ed estratti dalla banca dati delle Entrate. In seguito alla denuncia e’ stato individuato e chiamato a rispondere, il finanziere Striano che -a sua volta- ha detto di aver fatto tutto su indicazioni del pm Laudati che, ascoltato come testimone prima di essere anche lui inquisito, ha smentito.
Nei computer di Striano è stata trovata una bozza di un eventuale atto d’impulso, che avrebbe dovuto giustificato gli accessi, ma è «risultata redatta da un giornalista».
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