Nascita: Ravenna 1923
Morte: Roma 2020
Dare senso a ciò’
che facciamo
La realtà ci impone di dare un senso
a ciò che rifiutiamo e a quello che
abbiamo deciso di volere.
Siamo a un confronto difficile: l’io di
ieri s’incontra con il nuovo , che è
ancora un po’ estraneo, un po’ deluso,
un po’ in attesa. Di gran lunga più
sicuro per quanto materialmente ha
conquistato, ma consapevole di ciò che,
dentro, è venuto meno. Non si tratta
di essere culturalmente pronti a ciò che
cambia, ma anche eticamente capaci di
adeguare le scelte ai principi. Disponiamo di
mezzi sempre più idonei al mutamento, lo
si vive con orgoglio ogni giorno, stentando
però a trovare il profondo e complesso
disegno che lo giustifichi. E tuttavia
continueremo a crescere in misura dei
problemi che ci toccherà risolvere. Non
saranno dunque le parvenze a farci diversi,
ma la percezione e la coscienza di ciò che,
cambiando, ci cambia; e sapendo che
domani si potrà ancora cambiare questo
mondo cambiato. Non solo guidati dallo
spirito di libertà e di giustizia, ma anche
dall’ammonimento di Lev Tolstoj: “Non
fate niente che sia contrario all’amore”.
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