I latifondi hanno determinato
l'arretratezza economica della
Sicilia e la nascita della mafia e del brigantaggio.
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Nel 1812 la Corte dei Borboni aveva sede in Sicilia. L’esercito imperiale napoleonico aveva invaso la parte peninsulare dell’Italia e a proteggere i Borboni nell’Isola stavano sia la flotta che i reparti dell’esercito inglese. Re Ferdinando in quelle condizioni di subordinazione agli inglesi convenne nel concedere una Costituzione ai sudditi, in un testo che che sa molto di impostazione inglese.
Cosa significò in buona sostanza per gli arbereshe di Contessa quel 1812 in conseguenza delle riforme che abolirono il feudalesimo e nello stesso tempo aprirono la via al latifondo?
Con la Costituzione liberale di impronta inglese venne meno anzitutto il dominio proprio dell'assetto feudale strutturato in Baronia della comunità locale. Detto in altri termini venne meno il regime del mero e misto impero previsto nei “Capitoli” sottoscritti nel lontano 1520 fra i Cardona e una rappresentanza degli arbereshe. Riportiamo -in massima sintesi- che i baroni non potevano più 1) imporre e riscuotere balzelli, 2) nominare le magistrature locali, che fossero amministrative o giudiziarie.
Si può immaginare leggendo il brano della Costituzione di impronta inglese che fosse iniziata una nuova era di parità e liberazione per tutti. Cosi’ non fu, o per lo meno formalmente si divenne cittadini, ma di fatto iniziò nell’Isola un nuovo percorso insidioso perché la feudalità fu abolita de jure e tutte le giurisdizioni baronali vennero meno, ma il dominio in forma di proprietà privata rimase sostanzialmente intatto a beneficio dei baroni. E non si trattò di cosa da nulla se gli storici e gli studiosi ci dicono che sta in questo nodo, in questa piega, la nascita e lo sviluppo della Mafia.
Avremo modo di bene e meglio capire.
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