Nascita: 1984
Il sapere
La conoscenza non è solo un accumulo di informazioni, è
un processo di costruzione di connessioni di senso.
Cosa succede, dunque, se si liquida il ragionamento
che sta dietro un concetto in poche righe annotate su
un quaderno? In pratica, se si imparano la termodinamica,
le rivoluzioni dell’800 e le patologie del cuore attraverso
appunti e schemi striminziti, come cambia il sapere?
Quali ricadute ci saranno sulla società futura?
Domande lecite a fronte del quadro raccolto da un’indagine
dell’Associazione italiana editori (Aie) insieme a Talents Venture
sulle abitudini di studio degli universitari in Italia, secondo
cui più di quattro studenti su dieci non hanno aperto un
libro per sostenere l’ultimo esame e si sono affidati soprattutto
agli appunti personali (46%), integrati con slide (40%) e dispense
(29%) fornite dal docente, riassunti fai da te (31%), prove
di esami passate (23%), registrazioni delle lezioni (20%),
sintesi (20%) o appunti (19%) di altri colleghi o materiale
scaricato dal web (16%). Il motivo? Sono facili da usare e
contengono l’essenziale per passare l’esame.
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