1871
La capitale d’Italia viene trasferita da Firenze a Roma.
In quel 1871, fermata la sede del Regno in Roma, si ebbe in Italia il sentimento che un intero sistema di fini, a lungo perseguiti, si era a pieno attuato, e che un periodo storico si chiudeva.
L'Italia possedeva ormai indipendenza, unità e libertò, cioè le stada dinanzi aperta la porta al libero svolgimento così dei cittadini come della nazione, delle persone individuali e della persona nazionale; chè tale era stato l'intimo senso del romantico moto delle nazionalità del secolo decimonono, strettamente congiunto con l'acquisto delle libertà civili e politiche. Non si aveva altro da chiedere per quella parte, almeno per allora; e si poteva tenersi soddisfatti ...
(Benedetto Croce, Storia d'Italia, dal 1971 al 1915)
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