35 E uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
Gesù interroga i farisei 41 Essendo i farisei riuniti, Gesù li interrogò, 42 dicendo: «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?» Essi gli risposero: «Di Davide». 43 Ed egli a loro: «Come mai dunque Davide, ispirato dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:
Sergio Zavoli giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo |
Zavoli: L'Universo esiste da quindici miliardi di anni; l'uomo da molto meno di un milione. Dio è già stato senza di noi, e noi siamo già stati senza di lui. Perchè l'ingresso di Cristo nella nostra vita ritarda tanto? Perchè egli lascia l'umanità per tanto tempo nella solitudine?
Coda: Dio non ha mai concepito la solitudine, perchè è comunione. E' la grande novità del volto del Dio cristiano anche se, in qualche modo è già stata intuita. Ricordo una domanda lancinante di Chiara Lubich che mi colpì molto quando l'ascoltai: "Anche essere Dio, ma essere soli, sarebbe l'inferno". Penso sia proprio così. Il Dio cristiano, come ce lo rivela Cristo, non è solitudine, è amore. Ed è amore sempre, non soltanto perchè è Padre, Figlio e Spirito Santo -metafore usate per esprimere la realtà di tre distinte Persone che sono uno in Dio- ma perchè, da sempre, in questo essere amore che è Dio è presente anche la creatura: presente, perchè pensata e voluta da lui. Lei ha ragione nel sottolineare che la creatura sarebbe tutt'uno con la solitudine se non incontrasse Dio, ma non solamente Dio: muovendosi all'interno della comunione con lui, essa è chiamata a sperimentare anche la comunione con le altre creature. Nel disegno che tesse la realtà creata, è inscritta la chiamata alla comunione che traduce, a livello storico, quella trama che è la vita stessa di Dio.
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