Detti e fatti
"Il programma attuale del Pd è un po' troppo ristretto, ora bisogna coinvolgere la gente. Ci vuole un qualcosa che sul lavoro, sul tipo di crescita, sul post pandemia, acquisti più fascino anche fuori".
Lo ha detto Romano Prodi a 'Mezz'ora in Più'. A Letta "glielo ho detto", ha aggiunto Prodi sottolineando che "questo governo ha creato ottimismo, ora si può diffondere il messaggio che ce la faremo. In questo momento un partito politico che esce con una proposta, che dice di rendere la speranza della gente un'ascesa duratura, è importantissimo". "Letta è il più adatto ad essere un federatore. Se c'è una proposta forte nei confronti degli elettori, le correnti si adattano", spiega l'ex premier che aggiunge: "Con Letta ci siamo sentiti parecchie volte. Il principale consiglio che gli ho dato è che ci vuole una proposta sul lavoro, sul tipo di crescita, sull'organizzazione della società post pandemia".
Carlo Cottarelli, economista
All'asta il marchio Alitalia. Prezzo base 290 milioni. Un po' caro, mi sembra. Non è che (con 9 miliardi di perdite cumulate negli ultimi decenni) si possa proprio dire "un nome che è una garanzia"...
Tonio Bertimeo Dell'Olio, sacerdote
Quello delle armi è realmente un affare mondiale. Segnaliamo che Macron si arrabbia con gli Usa perché il loro accordo con l'Australia straccia via un contratto per l'acquisto di sottomarini dalla Francia di 66 miliardi di dollari.
Furio Garbagnati, pubbliche relazioni
Oggi sia Prodi su Corriere
sia Pietro Ignazi su DomaniGiornale
invitano il PD a riappropriarsi del tema del lavoro che,salvo deboli dichiarazioni di intenti, pare avere rimosso. Ieri Letta ha tuittato sul volley e sul Pisa. Si è dimenticato di Gkn.
Leonardo Becchetti, economista
Il mondo dei social sembra qualche volta quello di una stanza dove ci sono 9 persone intelligenti ed un cretino ma il cretino si è impadronito del megafono…
Il mistero è perché gli altri nove non fanno sentire più forte la loro voce.
Carlo Calenda, candidato Sindaco Roma
Il numero di indecisi deriva anche dalla scarsissima attenzione dedicata dai media tv alle prossime elezioni comunali. A Roma molti cittadini non sanno quando si vota. Speriamo che cambi qualcosa nei prossimi giorni. Altrimenti avremo un’astensione altissima.
Oscar Giannino, giornalista
Per Boccia, il merito del PNRR sarebbe del Pd. Ma se avevano sostenuto il testo invertebrato di Conte! Per fortuna è stato Draghi, a riscriverne le prime 80 pagine su governance, cronoprogramma scandito, riforme basate su produttività e concorrenza…
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