L'animo grande
Bisogna eliminare due cose: il timore di un male futuro e il ricordo di un male passato; questo non ci riguarda più, quello non ci riguarda ancora. Impegniamoci a essere sereni senza lagnarci della nostra condizione.
L'inverno ci porta il freddo; d'estate fa caldo: ci capiterà d'imbatterci in una bestia feroce o, peggio, in qualche uomo più pericoloso di tutte le bestie. C'è chi perde qualcosa in un naufragio, chi in un incendio. Non possiamo mutare questo stato di cose, ma possiamo armarci di un animo grande per sopportare con coraggio i casi della vita. (…)
L’invulnerabilità non consiste nel non restare colpiti, ma nel non restare feriti. Non può affrontare la lotta con grande sicurezza se l'atleta che ancora non abbia i lividi delle percosse: chi ha visto il suo sangue e ha sentito rompersi qualche dente sotto i pugni; chi, atterrato con uno sgambetto, ha dovuto sopportare in tutto il suo peso il corpo dell'avversario, ma non s'è perduto d'animo, anzi ogni volta si è rialzato più deciso a resistere, costui ha maggiori speranze di successo nell'affrontare il combattimento.
Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio
filosofo, drammaturgo e politico romano
morto nel 65 d.C.
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