Così Corradino Mineo scrive sul CdM
che impone il green pass
Il Green Pass diventa obbligatorio. Da metà ottobre chi non l’avrà e rifiuterà di mettersi in regola, dopo 5 giorni verrà sospeso dal lavoro e dallo stipendio. Non sarà tuttavia licenziato, né verrà imposto l'obbligo di vaccinarsi. Ma, per non vaccinarsi, i lavoratori dovranno effettuare un tampone ogni 72 ore. E il costo, sia pure "calmierato", sarà a loro carico.
Sconfitto Salvini, la Lega di governo ha condiviso unanime la scelta. Inascoltato Landini, che teme abusi da parte dei datori di laboro e avrebbe preferito l’obbligo vaccinale. Non prese in considerazione le obiezioni di Agamben, Barbero, Cacciari, convinti che la misura del governo leda diritti inviolabili.
La lettura politica che offre l’ex direttore di Repubblica, editorialista del Corriere, Carlo Verdelli, è che i partiti di maggioranza perseguono temi “identitari” -Ius soli e legge Zan (Pd), via i migranti e quota 100 (Lega), reddito universale (5Stelle)- in vista del voto in mille comuni. Ma il governo va per la sua strada, perché scrive Verdelli- è guidato da Draghi.
(Corradino Mineo)
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